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-Ave amiche, sono Ottavia! Tenetevi forte perché oggi vi svelerò un segreto per sistemarsi i capelli in modo originale e raffinato che vi renderà bellissime!
I riccioli sono alla base delle acconciature delle matrone romane perché un volto femminile che non ne è contornato non piace mai molto osservarlo, non è vero?
Per arricciare i capelli le signore romane usano dei ferri roventi (vanno tenuti nel bracere perché diventino caldi abbastanza) su cui arrotolano le ciocche di capelli e dopo si procede nel fare numerose trecce che grazie alla forma data attorciliandoli continuamente, staranno meglio in ordine e saranno più gonfie.
Ma ecco il mio segreto! Tutte le donne invidiano la mia acconciatura e cercano di imitarla, ma ahimé senza riuscirci! Mi rendo conto di aver lanciato una moda per cui vi spiego come copiarla senza rendervi ridicole: dopo aver arricciato i capelli con il ferro apposito, si costruisce una sola treccia partendo dall'attaccatura della fronte e mi raccomando, dovete farvi crescere i capelli di quella zona in modo da farli arrivare almeno fin sulla nuca per poterla chiudere bene assieme alle altre trecce arrotolate; infine lasciatevi sfuggire dall'acconciatura qualche ricciolo per farlo cadere sulla fronte in modo da formare una graziosa frangetta. Tutti a Roma chiamano già la mia capigliatura affascinante: "Pettinatura all'Ottavia" e non voglio che a causa di chi non la sa fare bene, gli storici la descrivino sui loro pomposi testi come "La brutta pettinatura all'Ottavia" .
NOTE SULLE ACCONCIATURE: Molte matrone romane amano tingersi i capelli e i colori in voga sono: biondo, nero e rosso (una signora dabbene però non si tinge mai i capelli di arancione e azzurro che sono solo per le donne poco serie).
E' sempre meglio in ogni caso mantenere il proprio colore dei capelli il più a lungo possibile perché le tinte, specialmente se frequenti, li rovinano. Sconsiglio inoltre l'utilizzo di parrucche, certe matrone ne fanno un uso esagerato apparendo sempre poco eleganti.
A presto per altri consigli.-
Ottavia
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