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-Romani, sono lieto di vedervi così numerosi al mio cospetto… naturalmente conoscete già tutto di me, figlio adottivo del grande Giulio Cesare (che gli dèi l'abbiano in gloria) e ora imperatore di Roma, vale a dire del mondo! Sono nato il 23 settembre sotto il segno della Bilancia, ma ciò che mi rende speciale è la combinazione con l’ascendente Capricorno! Quando andai a 18 anni a studiare ad Apollonia con Agrippa e Mecenate, mi recai all’osservatorio dell’astrologo Toegene e qui dopo essersi informato sulla data e l’ora in cui ero nato, egli si inchinò al mio cospetto adorandomi! Ciò che previde fu un grande futuro per me e non posso certo smentirlo, quindi sì, credo nell’astrologia! Partiamo però dal principio: sono figlio di Gaio Ottavio e Azia, la nipote di Giulio Cesare, quindi ero suo pronipote prima di divenirne il figlio adottivo e…-
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-Scusa se ti interrompo, amico mio, ma non l’hai presa un po’ troppo alla larga? Perché non dici solo ciò che la gente vuole davvero sapere su di te?-
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-Romani, di certo conoscete Gaio Cilnio Mecenate, mio fidato consigliere e grande amico! A lui perdono tutto, anche la sua lingua tagliente! Per risponderti, ti dico che stavo arrivando alle mie grandi conquiste e vittorie gradualmente!-
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-Intendevo le notizie piccanti!-
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-Oh, capisco! Ebbene, alla nascita il mio nome era lo stesso di quello di mio padre, Gaio Ottavio, ma c’è un motivo se voi tutti mi conoscete come Ottaviano! Al momento di una adozione è in uso a Roma aggiungere in fondo al nome di chi viene adottato “anus”, quindi io diventai da Octavius (Ottavio) a Octavianus (Ottaviano) quando Giulio Cesare mi adottò!-
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-E questa la chiami una notizia piccante?-
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-E’ una curiosità su di me! In molti si sono chiesti quale fosse il mio vero nome se Ottavio o Ottaviano, ebbene lo sono entrambi!-
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-Adesso ci penso io a spifferare qualche notizia divertente! Romani, il vostro amato imperatore non sopporta esporsi al sole perché gli irrita la pelle causandogli dei fastidiosi eritemi, il che è comico se si pensa quanto sua madre sia sempre andata in giro affermando Ottaviano un figlio di Apollo! Ci pensate?! Un figlio del dio del sole che odia la luce?! Ma andiamo avanti! E’ ghiottissimo di fichi e ne mangia ad ogni ora del giorno, sia freschi che secchi. Al primo accenno di pioggia poi si chiude in casa per non ritrovarsi in strada durante i temporali! Agrippa ed io ridiamo sempre specialmente di questa sua paura dei fulmini!-
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-Hey! Ma guarda che amici mi ritrovo! Torniamo alle cose serie piuttosto! Spiegherò invece come diventai console a soli 19 anni quando invece la legge romana ne imponeva di averne almeno 40!-
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-Perché invece non racconti delle tue innumerevoli scappatelle? Tutti sanno che tua moglie Livia ti procura delle amanti!-
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-Smettila di dire certe cose! Non lo fai già abbastanza in quell'indecente “Circolo proibito di Cupido” di cui fai parte?! Oltretutto non dimenticarti che sono stato io il primo a Roma a fare una legge sulla moralità!-
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-Fortunatamente ai cittadini di Roma non è mai importato troppo della moralità… difatti il “Circolo proibito di Cupido” è molto frequentato! Noi parliamo dell’erotismo nei secoli in tutte le sue forme, dalla pittura alla letteratura, dalla scultura all’oggettistica…-
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-Abbiamo capito! Smettila di fare pubblicità al tuo circolo! Comunque la mia legge sulla moralità riguardava i tradimenti tra coniugi e le tue teorie seppure intellettuali li possono invogliare!-
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-Il tradimento è brutto!-
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-Grazie per esserti unito a noi, Marco Vipsiano Agrippa! Lo hai fatto in malo modo, ma visto che almeno tu sei dalla mia parte, lo apprezzo molto!-
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-Certo che il tradimento è brutto, ma non ha nulla a che fare con l’erotismo! Nel mio circolo lo si considera come una semplice espressione della vita umana e quindi nulla di cui vergognarsi!-
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-Scusa, continua pure…-
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-Credo, amico mio, tu abbia finito il tempo delle chiacchiere per oggi! Sono venuto apposta per dirti che ti stanno già tutti aspettando al Foro con ansia!-
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-Grazie, Mecenate, per avermi fatto sciupare l’occasione di raccontare nei dettagli la mia esaltante vita! Ad ogni modo, cari romani, non temete perché di sicuro avrete modo di conoscermi meglio in futuro!-
Parola di Augusto
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