LA FILOSOFIA DI VITA DI GIACOMO CASANOVA 
 
-E così, eccoci qua, a guardare fuori dalla finestra, seduti su scomode sedie e con un panorama che definirei alquanto desolato... ma cos'altro si può fare in cinquanta metri quadri quando si è obbligati a stare in casa per ordine del governo?-
-Non essere sempre negativo, se riusciamo a fare una conversazione intelligente, potremo celebrare la bellezza della vita anche rimanendo in casa per sfuggire alle grinfie di uno dei virus più temibili della Storia.-
-Intende, maestro, parlare di filosofia? Non so se ciò in questo momento possa farmi stare meglio. Neanche i filosofi riescono a sopportare il mal di denti! Ricorda?-
-Caro allievo, basterà parlare di un filosofo allegro e amante della vita per rallegrare la nostre ore prima di preparare la cena.-
-Un filosofo allegro? Non credo di conoscerne. I filosofi hanno  numerose virtù, tuttavia sono sempre molto seri come persone e con scarso senso dell'umorismo.-
-Cosa mi dici di Giacomo Casanova e della sua filosofia di vita per sopravvivere nel XVIII secolo?-
-Cosa?! Casanova un filosofo?! Così dicendo lei, caro maestro, farà rigirare nelle tombe tutti i grandi filosofi che abbiamo studiato!-
-Certo che era un filosofo! Anche uno scrittore e poeta di talento, se proprio vuoi saperlo!-
-Per tutte le mutandacce di questo mondo! A me risulta un avventuriero veneziano che riuscì a lavorare come diplomatico e anche agente segreto, oltre a essere un libertino tanto famoso da far divenire il suo nome un riferimento per antonomasia del seduttore incallito.-
-In realtà era un uomo colto che oltre a scrivere, fu un eccellente musicista, tanto da essere accettato a suonare il violino nel teatro di San Samuele a Venezia! Per di più compì studi alchemici che possono riferirsi alla nostra fisica e chimica!-
-Se era tanto colto perché non si unì al gruppo di illuministi che con le loro idee cambiarono il mondo invece di cercare sempre di far parte della classe aristocratica?-
-Perché amava troppo la vita, caro allievo e perciò è il filosofo giusto di cui discutere mentre terrificanti catastrofi affliggono la terra!-
-Beh, di sicuro Casanova si può definire un ribelle alle convenzioni sociali, visto che finì più di una volta in carcere e scrisse un libro delle sue avventure... come posso definirlo? Sconcio?-
-Scrisse “La storia della mia vita”, un libro, caro Pesellino, dove si  narra quanto più si cercava di tenere segreto sulla vita dei suoi tempi! Dal punto di vista sociale ci racconta più lui di qualsiasi altro storico intento a servire il suo padrone! E' una vera ingiustizia che sia morto in Boemia mentre faceva il bibliotecario, povero, solo e triste!-
-Bah, forse ha ragione lei, maestro! Va bene, mi ha convinto! Mi racconti di Casanova, ma non di lui da vecchio! Meglio le sue avventure da giovane quando s'intestardì a voler far parte della classe sociale dei nobili ormai quasi decaduti, invece del gruppo di illuministi che cambiò il mondo!-
-Bravo Pesellino! Così mi piaci! Anche se Casanova non pensò mai a cambiare il mondo, sono pronto a scommettere che riuscirò raccontandoti qualche sua avventura a migliorare il tuo orrendo umore di oggi!-
(FAGR 08-03-2020)