LA PRIMA LEZIONE DI FILOSOFIA DI BOMBETTO NON E' PER PESELLINO UN GRAN DILETTO 
-Voi due non mi piacete per niente! Siete anche più noiosi di mia zia Elvira! Almeno lei prepara delle crostate superlative, invece voi sapete solo farmi crescere una barba più lunga di quella di Matusalemme!-
-Questo bambino non mi piace per niente, maestro! Continua sempre a criticarci... e poi come può crescergli la barba se è ancora imberbe?!-
-Fare l'insegnate privato è l'unico lavoro che siamo riusciti a trovare con una parvenza decorosa, quindi smetti di lamentarti e aiutami ad istruirlo o suo padre non ci pagherà!-
-Potete giurarci che mio padre non vi pagherà! Gli dirò che siete due buoni a nulla assolutamente incapaci d'insegnare qualsiasi cosa!-
-Lo avete sentito, maestro? E' un moccioso davvero irritante perciò togliamo le tende da questa lussuosa sala e mandiamo al diavolo lui e suo padre!-
-Sei tu che ti lamenti sempre di essere in mutante e non di non avere mai neanche un centesimo da spendere, no?-
-Meglio essere in mutande che stare a sopportare il ragazzetto più criticone mai apparso sulla terra! Perdinci! Ha trovato da dire perfino sulle mie gambe che ha definito talmente storte da passaci in mezzo un cane con la scopa in bocca!-
-Perché te la prendi tanto? Lui scherzava, infatti tu non hai le gambe storte! E poi se il piccolo Bombetto è portato per la critica, è un bene per noi...-
-Un bene?!!!-
-Un bene?!!!-
-Ma certo! Noi siamo filosofi e come il grande Socrate, dobbiamo insegnare a usare il senso della critica per ricercare il vero!-
-Socrate? E da dove esce questo adesso? Forse dall'uovo di Pasqua?-
-Asino! Sciacquati la bocca quando nomini Socrate! Lui è stato il primo martire della libertà di pensiero e tu invece chi sei? Solo uno sciocco presuntuoso!-
-Questa me la paghi!!!!-
-Aaah!!!! Come osi prendermi a calci?!!! Maestro, questo bambino è un mostro, andiamocene o non rispondo più delle mie azioni! E' meglio morire di fame piuttosto di avere a che fare con questo impiastro con tendenze violente!-
-Bombetto, la violenza è un segno di poca intelligenza, quindi regolati. Hai un carattere critico quindi le nostre lezioni potrebbero giovarti. Ti insegneremo a sfruttare le tue capacità di ragionamento, ma prima devi chiedere scusa a Pesellino per il calcio che gli hai rifilato in mezzo agli stinchi.-
-Le mie capacità di ragionamento sono già sviluppate al massimo e non ho bisogno di voi!-
-Davvero? E sai anche sempre qual' è la cosa giusta da fare? Poniamo che qualcuno ti indichi un assassino e ti chieda di rincorrerlo, tu cosa fai?-
-Non sono certo un vigliacco e neanche uno stupido! So che un assassino va fermato o ucciderà ancora, quindi lo rincorrerò e poi lo catturerò! Conosco lo judo, sapete?-
-Lascia che ti narri un aneddoto riguardante il grande Socrate... tranquillo! Ti dico subito che si tratta di un filosofo ateniese vissuto nel V secolo a.C. Lui esaminava tutti i problemi morali come ad esempio se sia giusto o no inseguire un assassino usando il suo senso critico, vuoi?-
-Se proprio ci tieni, ma non chiederò scusa al tuo arrogante amico!-
-Arrogante a chi?!-
-A te!-
-Basta per carità! Pesellino, ti assicuro che se Bombetto non ti chiederà scusa alla fine della mia storia, ce ne andremo sdegnati e non faremo più ritorno qui, va bene?-
-Va bene. Ma per perdonarlo pretenderò molto! Voglio fargli ingoiare quello stupido collettone che ha intorno alla gola!- 
-Cosa?!!!-
-Calma, calma. Ora Bombetto ascolta questa storia: 
"Un giorno passò davanti a Socrate un uomo con una lancia in mano mentre inseguiva un fuggiasco. 
-Prendilo, prendilo! E' un assassino- gridò l’uomo a Socrate, il quale invece restò assolutamente immobile. 
-Sei forse sordo?! Perché non hai tagliato la strada a quell’assassino?!- urlò ancora l’inseguitore. 
-Cosa vuol dire la parola assassino?- chiese il filosofo. 
-Come sarebbe? Un assassino è un uomo che uccide!- 
-Un macellaio, quindi!- 
-Vecchio pazzo! E’ un uomo che ammazza un altro uomo!- 
-Ah! Un soldato!- 
-No, è un uomo che ne uccide un altro in tempo di pace!- 
-Un boia! Ho capito!- 
-Vecchio stolto, non è affatto un boia, ma un uomo che uccide un altro uomo in casa sua!- 
-Allora è un medico!- concluse Socrate. 
L’inseguitore alla fine alquanto confuso dalle parole del filosofo decise di lasciar perdere e di tornare all’inseguimento." 
Cosa mi dici, Bombetto? Pensi ancora di avere usato a fondo il tuo senso critico e che inseguire qualcuno solo perché richiesto, possa essere una cosa giusta?-
-Perché questo Socrate che ragionava tanto su tutto è finito a fare il martire?-
-Il suo pensiero libero capace di critica contro la società e la politica del tempo non piacque, così fu processato e condannato a morte. Vedi, Bombetto, chiunque come te sia dotato di senso critico corre dei rischi grossi al pari di Socrate, per cui sono molte le lezioni che devi imparare per sopravvivere bene a questo mondo.-
-E se finissi in mutande come voi due?-
-Bisogna ammettere che il ragazzo seppure sfacciato, è dotato di una certa intelligenza...-
-Tuo padre è ricco... a te non accadrà di diventare povero, tuttavia se non metti a frutto le tue qualità con la filosofia dovrai soffrire molto purtroppo.-
-Ma la filosofia è roba per adulti... a me piacciono altre cose!-
-Non è mai troppo presto né troppo tardi per filosofare, credimi!-
-Va bene, chiedo scusa a Pesellino per il calcio agli stinchi, però non mi mangerò il colletto!-
-Ti perdono lo stesso. Sarà interessante vedere come il maestro ridurrà in mutande anche te!-
-Ha ragione il maestro quando dice che se mio padre è ricco non corro pericoli del genere.-
-Ne sei certo? Ancora una volta hai risposto senza indagare troppo! Ebbene se fossi al tuo posto non metterei certo la mano sul fuoco! Ti richiedo quindi se sei davvero sicuro?-
-Se vi ho accettato come insegnati è perché ormai non sono più certo di un bel niente!-
SOCRATE E SANTIPPE