Il taccuino di ISABEL 
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AMBRA 
 
Anche se può sembrare un minerale, l'ambra è una pietra che si è formata dalle resine fossilizzate di pini vissuti circa quaranta milioni di anni fa; essa ha quindi una origine vegetale nonostante la robustezza e l'aspetto. Per la bellezza del suo colore, giallo dorato, fu fin dall'antichità usata per fare amuleti giacché le si conferivano dei grandi poteri di fortuna.  
Egizi, fenici e Etruschi le attribuirono le capacità di ridare la vita e per questo, la inserirono nei corredi funebri; i gladiatori romani prima di entrare nelle arene la indossavano sicuri di essere protetti e Plinio il Vecchio (23-79 d.C.), si lamentò per iscritto del prezzo dell'ambra a Roma, informandoci che un piccolo amuleto costava più di uno schiavo. 
Composta principalmente da carbonio, ossigeno e idrogeno, l'ambra s'infiamma con poco e lascia nell'aria un piacevole profumo. In Cina e in Giappone veniva bruciata per onorare la memoria degli avi. 
Nella Grecia antica l'ambra era conosciuta con il nome di élektron da cui deriva il termine elettricità. 
Talete di Mileto la descrisse nella sua capacità di caricarsi elettricamente se veniva sfregata su un piano di legno. 
Nel Medioevo fu adoperata a scopo curativo e ingerita per via orale , si pensava guarisse i dolori allo stomaco; si usava anche polverizzarla per essere spalmata sul corpo come talco e rimediare così ai problemi della pelle. 
I giacimenti di ambra sono inaccessibili trovandosi in fondo al mare. Essi hanno avuto origine da foreste di pini sommersi dalle acque marine e alle volte, si ritrovano sulle spiagge dei pezzi che si sono staccati dai fondali trasportati dalle maree. Esistono anche giacimenti terrestri sulle rive dei mari, ma non ne contengono grosse quantità.