Il taccuino di ISABEL 
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STORIA DI HALLOWEEN 
 
La festa di Halloween che cade ogni anno il 31 ottobre, ha origini antichissime; essa è molto sentita dalle popolazioni anglosassoni perché furono proprio i Celti, i loro famosi antenati, a fare in modo che la tradizione di festeggiare tale giorno, non morisse mai, neppure con l'avvento del Cristianesimo. Legate a questa festa ci sono numerose leggende, fra cui quella che racconta l'usanza dei sacerdoti celti di passare la notte del 31 ottobre di famiglia in famiglia per chiedere se si voleva dare un'offerta oppure ricevere la formulazione di maledizioni di morte. La gente non aveva quindi altra via di scampo se non offrire generosamente quanto aveva e da questa usanza, sarebbe nata la tradizione dei bambini anglosassoni di passare casa per casa a chiedere un dolcetto o in alternativa, offrire uno scherzetto. 
Si credeva anche che durante questa festa (un tempo chiamata Samahin), fosse permesso agli spiriti maligni di scendere sulla terra per impossessarsi dei corpi umani e perciò, i contadini giravano per le strade dei paesi travestiti da mostri ben decisi a spaventarli; da questa usanza nacque poi la tradizione di mascherarsi con le sembianze delle creature più orrende partorite dalla fantasia umana come possono esserlo i lupi mannari o i vampiri. 
Per i Celti il 31 0ttobre corrispondeva al nostro Capodanno; la stagione dei raccolti era finita e si festeggiava la generosità degli déi con canti e balli, ma contemporaneamente, si pregava anche che l'inverno (la stagione da loro più temuta), non fosse troppo rigido. 
Oltre a canti, balli, preghiere e il travestirsi con i panni di streghe, maghi, scheletri, diavoli ecc., ad Halloween vi è anche la tradizione di intagliare le zucche con volti di mostri e accenderle con lumicini vari. Ci sono molte leggende che tentano di spiegare la fortuna della vendita di zucche in questo periodo e tra le più famose, citiamo quella che ha origine dalle simili rape. Sembra che i sacerdoti celti quando passavano di casa in casa a minacciare di maledizioni i contadini se non davano un'offerta, portassero con loro delle grosse rape svuotate contenenti delle candele per rappresentare lo spirito capace di rendere possibile le sciagure pendenti come spade di Damocle sui capi di quella povera gente.