Il taccuino di CHIRS  
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BASILICA DEI NEOPLATONICI 
 
Nel lontano 1917 la terra cedette sotto un binario della ferrovia Roma-Napoli e vi si scoprì sotto un santuario non cristiano.  
Gli studi fatti sui dipinti ritrovati dentro questo edificio, hanno fatto riconoscere il santuario come un luogo dove si svolgevano riti neopitagorici attorno il I secolo. Si tratta di una filosofia molto simile al Buddismo che s'ispirava però al filoso greco Pitagora e alla sua teoria dei numeri come armonia dell'universo.  
Al Senato Romano in ogni caso tale religione non deve essere molto piaciuta perché questa basilica sotterranea risulta frequentata per pochissimo tempo e fatta chiudere per non essere più aperta.  
Il santuario fu costruito in calcestruzzo, diviso da sei pilastri e tre navate; ha un piccolo atrio prima di accedervi e finisce con un'abside. 
Questa basilica sotterranea venne ritrovata in pessimo stato a causa delle infiltrazioni d'acqua e dalle vibrazioni del traffico ferroviario, ma oggi tutto è stato isolato e restaurato; attualmente è anche considerata tra i posti più affascinanti di Roma e si trova a circa 100 m. dalla Porta Maggiore (detta Prenestina).