LE TASSE INTRODOTTE DA ME MEDESIMO (L'IMPERATORE AUGUSTO) 
 
-Romani cari, è inutile che mi insultate, sostenere le spese militari e civili di un centro come Roma, credete sia forse facile?! Beh, non lo è per niente! La"Centesima rerum venalium" è una piccola imposta dell'1% su ogni prodotto in vendita (case, alimenti, etc.), che i venditori aggiungono al prezzo dei loro articoli. Potevo forse immaginare che dall'1%sarebbe arrivata dopo di me a salire fino alle stelle? Quindi non prendetevala con la tassa da me inventata, ma con i miei successori! 
Un'altra imposta da me introdotta (e smettete di fischiarmi!) è la "Vicesima Hereditatum", ovvero una tassa sull'eredità se il beneficiario non è un familiare diretto come figlio o fratello. Il tasso è del 20 per cento (si possono però detrarre le spese per il funerale del congiunto), inoltre se l'eredità risulta inferiore ai 100.000 sesterzi si è esentati. Questa tassa serviva per pagare i veterani dell'esercito. Vi sembra giusto che una volta finito il loro lavoro come soldati dovessero restare senza una pensione? 
A Roma ci sono varie tasse indispensabili come la "Vectigal Rotarium" che dovevano pagare tutti carri per poter raggiungere e lasciare Roma; essa ci permette di mantenere le strade in buono stato, altrimenti chi riparerebbe i danni fatti dal passaggio continuo delle ruote? 
La cosa non piace a nessuno, ma le imposte vanno pagate specialmente se si vuole che i servizi funzionino. 
Vi state chiedendo se tutti i romani pagano le tasse puntualmente? Probabilmente ciò succederà "alle calende greche!"- 
Parola di Augusto 
 
(FAGR 06-07-2016)